Data di ultima modifica: 
05 Giugno 2018

2 giugno a Cento

Diversi gli appuntamenti a Cento in occasione del 72° anniversario della nascita della Repubblica Italiana. La vigilia della Festa della Repubblica è stata caratterizzata dal concerto del corpo bandistico ‘Giuseppe Verdi’ in una piazza gremita.

La stessa che ha ospitato il raduno e la partenza degli automezzi militari storici, la cui spettacolare colonna ha mosso poi in direzione Ravarino. Di seguito il corteo, preceduto dalla banda, per la deposizione e la benedizione della corona e la resa degli omaggi al Monumento ai Caduti e alla lapide davanti alla sede municipale.

Il vicesindaco Simone Maccaferri ha sostituito il sindaco, chiamato dal prefetto a presenziare alla cerimonia di Ferrara. «Il 2 giugno del 1946 iniziava la storia di libertà e democrazia del nostro Paese – ha affermato -. Una storia fondata su di una precisa scelta, sul voto, la massima espressione di determinazione politica, la prima esperienza di partecipazione diretta di massa grazie all’introduzione del suffragio universale, che ha permesso alle donne e agli uomini del nostro Paese di rendere l’Italia una democrazia vera, unica e unitaria». Quindi il riferimento all’attualità politica. «Ora che il nuovo Governo è insediato, l’auspicio è che le tensioni di queste ultime settimane vengano rapidamente superate e il Governo possa rispondere alle molteplici e ineludibili necessità ed esigenze che ciascuno di noi, come cittadino e come amministratore della cosa pubblica, manifesta». Infine, il richiamo al senso di identità e di appartenenza. «Solo insieme, unendo le nostre diversità e le nostre esperienze, le nostre debolezze e le nostre forze potremo risollevarci dai momenti di maggiore delicatezza sociale, economica e politica. Valorizzando il mondo dell’associazionismo, il mondo del volontariato, le tante esperienze di solidarietà e di amore disinteressato per il prossimo che possono esser viste come la traslazione contemporanea del ruolo fondamentale che le svariate anime della società civile hanno avuto nel periodo di nascita della nostra Repubblica».

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