Data di ultima modifica: 
19 Marzo 2018

Comunicato stampa "Il sistema 'Cassa' snobba la città di Cento"

Oggi alle ore 18  in aula consigliare si doveva tenere l'incontro con il consiglio di amministrazione della CRCENTO SPA . Alle ore 19 si doveva tenere analogo incontro con il consiglio di amministrazione della FONDAZIONE CRCENTO .

L'incontro , convocato per ottemperare all'ordine del giorno Contri approvato all'unanimità dal consiglio comunale, è andato deserto. Presenti i capigruppo del Comune di Cento , i componenti della Giunta del Comune di Cento , il Sindaco del Comune di Cento .

 

A nome mio, del 10% di elettori della città di Cento che mi hanno votato e come presidente della associazione dei piccoli azionisti della CRCENTO SPA , voglio rappresentare in questa sede la mia profonda indignazione. 

L'atteggiamento degli amministratori del " sistema cassa " oltre ad essere disdicevole per il mancato rispetto all'invito rivolto loro dalla CITTÀ DI CENTO , è indicativo della mentalità che costoro hanno nei confronti della istituzione cittadina che ricordo essere rappresentata idealmente dal Sindaco nella assemblea dei soci della fondazione, proprietaria al 67% della banca più antica della città e fra le più antiche d'Italia .

Il confronto , fra l'altro a porte chiuse con obbligo di riservatezza da parte di tutti , sarebbe dovuto servire a fare un po' di luce su una operazione di cessione delle azioni annunciata a ottobre 2017 ed ancora immersa nel buio più sconcertante , nonostante  coinvolga migliaia di piccoli azionisti , la città e tutto il tessuto economico connesso ad essa .

Il mio primo articolo di una serie di 5 oltre a due ODG e tre interrogazioni sul tema " CASSA" risale al luglio 1999.

Quella  serie di pubblicazioni aveva come obiettivo  quello di portare questo argomento a conoscenza della città intera . Da allora una malevole lettura di quel intento ha portato il sottoscritto ad essere individuato come " nemico " del sistema . In Realtà la strumentalizzazione di questa tematica è servita  a pochi per gestire indisturbati un complesso che a loro NON APPARTIENE.  

Di ciò però oggi ne pagano le conseguenze tutti , anche i non soci perché quello che è un patrimonio della città verrà probabilmente ceduto con modalità private e sconosciute e ciò anche per parziale disinteresse del sindaco che troppo tardivamente ha convocato tale incontro , conclusosi con uno sfregio alla città ! 

Non finirà qui.

 

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