Oggi alle ore 18 in aula consigliare si doveva tenere l'incontro con il consiglio di amministrazione della CRCENTO SPA . Alle ore 19 si doveva tenere analogo incontro con il consiglio di amministrazione della FONDAZIONE CRCENTO .
L'incontro , convocato per ottemperare all'ordine del giorno Contri approvato all'unanimità dal consiglio comunale, è andato deserto. Presenti i capigruppo del Comune di Cento , i componenti della Giunta del Comune di Cento , il Sindaco del Comune di Cento .
A nome mio, del 10% di elettori della città di Cento che mi hanno votato e come presidente della associazione dei piccoli azionisti della CRCENTO SPA , voglio rappresentare in questa sede la mia profonda indignazione.
L'atteggiamento degli amministratori del " sistema cassa " oltre ad essere disdicevole per il mancato rispetto all'invito rivolto loro dalla CITTÀ DI CENTO , è indicativo della mentalità che costoro hanno nei confronti della istituzione cittadina che ricordo essere rappresentata idealmente dal Sindaco nella assemblea dei soci della fondazione, proprietaria al 67% della banca più antica della città e fra le più antiche d'Italia .
Il confronto , fra l'altro a porte chiuse con obbligo di riservatezza da parte di tutti , sarebbe dovuto servire a fare un po' di luce su una operazione di cessione delle azioni annunciata a ottobre 2017 ed ancora immersa nel buio più sconcertante , nonostante coinvolga migliaia di piccoli azionisti , la città e tutto il tessuto economico connesso ad essa .
Il mio primo articolo di una serie di 5 oltre a due ODG e tre interrogazioni sul tema " CASSA" risale al luglio 1999.
Quella serie di pubblicazioni aveva come obiettivo quello di portare questo argomento a conoscenza della città intera . Da allora una malevole lettura di quel intento ha portato il sottoscritto ad essere individuato come " nemico " del sistema . In Realtà la strumentalizzazione di questa tematica è servita a pochi per gestire indisturbati un complesso che a loro NON APPARTIENE.
Di ciò però oggi ne pagano le conseguenze tutti , anche i non soci perché quello che è un patrimonio della città verrà probabilmente ceduto con modalità private e sconosciute e ciò anche per parziale disinteresse del sindaco che troppo tardivamente ha convocato tale incontro , conclusosi con uno sfregio alla città !
Non finirà qui.