donne che si baciano
Data di ultima modifica: 
22 Giugno 2017

Giornata Mondiale contro l'omofobia e la transfobia

Il 17 maggio 1990 l'Organizzazione Mondiale della Sanità cancellava l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali. Ma c'è ancora tanto da fare per contrastare il fenomeno dell'omofobia e della transfobia.
Oggi, 17 maggio, è la giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia.
La data si riferisce al giorno in cui, nel 1990, l'Organizzazione Mondiale per la Sanità depennò ufficialmente l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali.
La celebrazione di questa Giornata costituisce per tutti noi una preziosa occasione, un'opportunità non solo per sensibilizzare le persone su tematiche che purtroppo continuano ad essere fonte di sofferenza per chi le subisce, ma anche per una riflessione con noi stessi.
L'omofobia non è un'opinione. E' piuttosto un sentimento che esprime rabbia e violenza, anche solo verbale, nei confronti di chi ha un orientamento sessuale diverso da quello etero. Una società non può essere civile se non sa accogliere le differenze di tutti i suoi individui, valorizzando la libertà personale e tenendo conto del benessere di tutti.
E' per questo che, per combattere l'omofobia, occorre partire dall'educazione.
Un'educazione alle differenze che fin dalla scuola possa e debba presentare a ragazze e ragazzi le differenti forme di affetti, di famiglia, di identità, per educarli a osservare e riconoscere il mondo che li circonda e la realtà in cui vivono, ad abbattere gli stereotipi e le discriminazioni, portandoli a vivere una identità consapevole e libera, ma anche a riconoscere e a rispettare quella altrui.
C'è ancora molto da fare sul terreno della lotta alle discriminazioni; episodi di discriminazione e violenza continuano ad accadere e c'è bisogno dell'impegno costante di tutte e tutti per mettere all'angolo pratiche che creano disparità e fanno soffrire.
Nonostante oggi si registrino positivi cambiamenti ed una maggiore apertura culturale nella mentalità collettiva, sono ancora molte le persone omo e trans-sessuali, anche giovani, che riscontrano difficoltà nell'esprimersi liberamente in famiglia, a scuola o al lavoro e ci sono ancora tanti genitori che vivono con disagio la scoperta dell'omosessualità dei propri figli.
La possibilità di parlare di questi argomenti può aiutare a fornire un'informazione corretta, utile alla prevenzione e al contrasto dei pregiudizi e delle discriminazioni. Ed è in questa direzione che l'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Cento intende muoversi, convinto che le differenze, di qualsiasi tipo, siano una grande ricchezza.

Condividi