Data di ultima modifica: 
01 Febbraio 2018

Cos'è la discriminazione?

La Discriminazione è un fenomeno a geometria variabile, cangiante a seconda delle congiuture storiche,mutevole nella scelta delle vittime e capace di alimentarsi contemporaneamente attraverso comportamenti individuali, modelli culturali, condizioni economiche, propaganda, atteggiamento delle istituzioni e l'impatto dei media.
La Discriminazione è un comportamento, sia esso azione o omissione, causato da:

  • Avversione, paura o odio irrazionale (Xenophobia, antisemitismo, misoginia, omofobia...)
  • Aspettative -negative- socialmente elaborate, trasmesse ed applicate automaticamente sul singolo (stereotipo)

Si parla di Discriminazione Diretta quando una persona, per i motivi sopraindicati, è trattata meno favorevolmente di quanto sia, sia stata o sarebbe trattata un'altra persona in una situazione analoga.
Si parla invece di Discriminazione Indiretta quando una disposizione, un criterio o una pratica apparentemente neutri possono mettere una persona in una posizione di particolare svantaggio a causa del genere di appartenenza, dell'orientamento sessuale, dell'età, della religione o delle convinzioni personali, dell'origine etnica, delle condizioni di disabilità

Fattori di Discriminazioni:

  • Genere
  • Origine etnica o razziale
  • Religione, credo, opinione
  • Età
  • Orientamento sessuale
  • Disabilità fisica o psichica

Principali Ambiti della Discriminazione:

  • Casa
  • Accesso / Fruizione servizi
  • Lavoro (accesso, condizioni di lavoro, mobbing)

Chi può essere vittima di discriminazione?
Chiunque appartenga a un gruppo sociale esposto al rischio 
Impatto e Conseguenze:

  • Insicurezza;
  • peggiore qualità della vita;
  • auto-esclusione;
  • vergogna;
  • sfiducia, previsione di inutilità di qualunque azione e presunzione di condivisione del pregiudizio.

Link utili:
Emilia Romagna Contro le Discriminazioni
Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali

Maggiori informazioni: Sportello Stranieri

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