Data di ultima modifica: 
09 Luglio 2019

Nascere a Cento come in famiglia: i servizi del percorso nascita

Comunicato congiunto uffici stampa Azienda Usl  di Ferrara e Comune di Cento

Affrontare il travaglio in un ambiente confortevole, con atmosfere familiari che mettano il più possibile a proprio agio le mamme in dolce attesa, partorire in acqua, garantendo più libertà e massima tranquillità alla futura mamma, sono alcuni dei alcuni degli elementi oggi indispensabili per assicurare punto nascita di qualità.

Lo sanno bene i professionisti dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale  SS.MA Annunziata di Cento, diretta dal dott. Fabrizio Corazza che, insieme al servizio Salute Donna, hanno ideato e realizzato un percorso nascita  a misura di mamma, prima durante e dopo il parto.

Il parto è - per le coppie e le future mamme in particolare - un momento pieno di aspettative, dove ad esigenze assistenziali e sanitarie si affiancano emozioni e stati d’animo unici. Proprio per questo assume un valore fondamentale la relazione tra personale sanitario e donne in attesa: avere un professionista di riferimento a partire dal travaglio e fino alla nascita del bambino significa coniugare aspetti come quello della sicurezza e dell’accompagnamento al parto, in un rapporto unico, assicurando alle neo mamme un supporto completo e personalizzato sulle proprie esigenze, garantendo la piena libertà di movimento, creando e trasmettendo la sensazione di “essere come a casa”.

Questi alcuni degli elementi che caratterizzano il modello “one to one” adottato dall’équipe medica centese, in grado di coniugare sicurezza - grazie anche alla presenza continua del ginecologo e del neonatologo/pediatra -, risposte assistenziali personalizzate utilizzando, se graditi, la musicoterapia, i massaggi, l’aromaterapia ed impiego di tecnologie in grado di monitorare il benessere del bambino anche dentro la vasca ad acqua.

Per rendere l’ambiente del parto più confortevole, inoltre, sono stati dipinti due nuovi murales. L’autore è l’artista centese Enrico Balboni, che racconta: “E’ un progetto decorativo, nato con l'intento di riqualificare e soprattutto, vivacizzare,
gli ampi spazi del reparto di Ostetricia e Maternità.  Sono stati scelti soggetti molto semplici e riconoscibili da tutti, al fine di trasmettere nello spettatore l'idea di familiarità.
Sono state usate diverse tonalità cromatiche, alcune più brillanti e alcune più tenui,
proprio per riuscire a dare una sensazione di serenità e tranquillità durante la permanenza delle neomamme e di chi è presente all'interno del reparto”.

Sempre con l’obiettivo di garantire un’adeguata assistenza alla donna in tutte le fasi del percorso di accompagnamento alla nascita, dallo scorso maggio le neomamme hanno a disposizione un’ostetrica a domicilio, di supporto nelle primissime fasi dopo la nascita (puerperio domiciliare): un momento unico e proprio per questo delicato, ricco di dubbi e insicurezze. E’ stato inoltre attivato l’ambulatorio per la riabilitazione del pavimento pelvico, a volte utile nel post parto per assicurare una rapida ripresa della continenza.

Si tratta di azioni indirizzate alle mamme con particolari vulnerabilità: madri sole (lontano dalla famiglia d'origine, compagno assente o lontano per motivi di lavoro, poca rete sociale o amicale); madri con parti gemellari;  madri in età inferiori a 18 anni e superiori a 40 anni oppure mamme di neonati con prematurità lieve (tra la 34 e la 37 settimana di gestazione) e ancora, nuclei famigliari con problematiche sanitarie del bambino e della madre stessa oppure nuclei con fragilità sociali e/o culturali.

“Queste - dichiara il Direttore Generale dell’AUSL Claudio Vagnini - sono solo alcune, delle molteplici azioni ideate e strutturare ad hoc per garantire un servizio e un’assistenza personalizzata e sicura: un percorso basato sull’assistenza territoriale a casa, che assicura alle neo mamme una prima visita domiciliare dopo la dimissione, da parte delle ostetriche dei servizi Salute Donna dell’Azienda USL di Ferrara, presenti su tutto il territorio provinciale”.

Percorsi, servizi e modalità di lavori che travalicano i confini comunali allargando il proprio bacino di utenza anche nei paesi limitrofi del bolognese come Pieve di Cento, Castello d’Argile ed Argelato. “Sono particolarmente soddisfatto di questi nuovi e ulteriori servizi introdotti a favore delle donne che si affidano al Santissima Annunziata per affrontare la gravidanza e il parto – afferma il sindaco di Cento Fabrizio Toselli -. Continua infatti l’impegno messo in campo per mantenere aperto il punto nascite e salvaguardare il nostro ospedale».

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Area tematica: 
SanitàFamiglia
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nascita