Data di ultima modifica: 
06 Giugno 2019

L'assessore Labianco nominato esperto del Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute

L’assessore Antonio Labianco è stato nominato alle funzioni di “esperto” del Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale.
L’incarico, assegnato a seguito di pubblicazione di  bando per titoli nei quali ha particolarmente influito l’oltre quarantennale esperienza quale Ufficiale dei Carabinieri con diversificati incarichi ed in varie zone d’Italia ed all’estero in organismi internazionali, consiste nel fornire una propria consulenza al Presidente Garante Mauro Palma nelle attività di monitoraggio/consulenza  nei luoghi di privazione della libertà personale, in particolare Istituti Penitenziari e Caserme delle Forze di Polizia Statali e Locali, per il rispetto dei diritti umani in ossequio alle normative statali ed alle Dichiarazioni  dell’ONU .
La figura del Garante rappresenta una delle Authority dello Stato Italiano nominata da alcuni anni su indicazione delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea, in particolare la Convenzione ONU contro la tortura  o altri trattamenti o pene crudeli, inumane o degradanti  del 18/12/2002 e la Direttiva 2008/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo “Norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno  è irregolare”.
Si tratta quindi di Organismo Statale indipendente in grado di monitorare , visitandoli i luoghi di privazione della libertà (oltre al carcere, i luoghi di polizia, i centri per immigrati), le REMS (indispensabili dopo la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari) e gli SPDC (reparti per i Trattamenti Sanitari Obbligatori). Il Garante  inoltre sul piano nazionale coordina il lavoro dei Garanti Regionali.  
Lo scopo dei controlli è quello di individuare criticità in collaborazione con le autorità responsabili e trovare risoluzioni, per eliminare le situazioni che formano occasioni di ostilità, da cui scaturiscono  reclami, rinviando però alla Magistratura di Sorveglianza i reclami giurisdizionali.
Gli “esperti” sono impiegati in cinque aree vale a dire : “psichiatrica ed assistenza alla disabilità, tutela della salute in carcere,accoglienza e trattamento di immigrati irregolari, custodia di polizia e privazione della libertà in ambito penale per adulti o minori”;  il generale Labianco fornirà la sua collaborazione nelle ultime due aree di “custodia di Polizia” e “privazione della libertà in ambito penale per adulti o minori”, continuando a ricoprire l’incarico di assessore alla sicurezza del Comune di Cento , trattandosi di cariche per le quali sussiste completa compatibilità.     

 

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