Data di ultima modifica: 
05 Settembre 2018

Chiusura Ponte Nuovo - Viabilità alternativa

Lunedì 3 settembre 2018 sono iniziati i lavori di realizzazione della nuova rotatoria tra via XX Settembre, via I Maggio e Ponte Reno

Comunicati stampa - Si lavora a pieno ritmo alla messa in sicurezza di Ponte Nuovo: lunedì si sono svolti due sopralluoghi alla struttura, entrambi positivi. Il primo con il Servizio Tecnico di Bacino del Reno, per verificare che i ponteggi, funzionali al montaggio della carpenteria metallica e dei tiranti, siano compatibile con le prescrizioni relative al principio di invarianza idraulica. Il secondo con l’ingegnere incaricato del progetto e con l’ impresa esecutrice, per accertare che le soluzioni adottate siano ‘manovrabili’, ovvero che le travi siano movimentabili rispetto alla conformazione della struttura. Si è stabilito che per le prime selle il cantiere poggeranno sotto il ponte, in golena, e per l’ultima, sul fiume, saranno eseguiti da sopra con speciali macchinari.

L’intervento è cominciato con l’abbattimento e la risagomatura dell’aiuola di fronte a Porta Pieve per aumentare il raggio di curvatura. Martedì 4 si proseguirà con gli attraversamenti pedonali, che saranno segnalati e protetti da elementi rialzati collocati all’altezza della mezzeria. Mentre mercoledì 5  si concluderà con l’asfaltatura e l’installazione dell’elemento centrale della rotonda in prefabbricato delineato da una circonferenza definita da una cordonatura. Saranno così terminate le opere edili, in modo che alle primissime ore del mattino di giovedì 6 si possa tracciare la segnaletica.

«Si sta procedendo di pari passo sui due fronti – afferma il sindaco Fabrizio Toselli -. Da una parte per accelerare le opere di messa in sicurezza del Ponte Nuovo; dall’altra per ridurre quanto più possibile il disagio della chiusura, individuando le soluzioni per la gestione del traffico che possano divenire funzionali anche per la viabilità cittadina futura»

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Si lavora alacremente alla messa in sicurezza del Ponte Nuovo, ma non si tralasciano le prospettive future. Martedì 28 agosto si è tenuto un incontro fra i Comuni di Cento e Pieve di Cento e Città Metropolitana di Bologna. I sindaci Fabrizio Toselli e Sergio Maccagnani e l’assessore Marco Monesi, affiancati dalle rispettive strutture tecniche, hanno convenuto di organizzare un tavolo di lavoro che riunisca i due Comuni, Città Metropolitana, Provincia di Ferrara e Regione.

«Una volta garantita la sicurezza del Ponte Nuovo, allungandone la ‘vita’, dovremo nel frattempo valutare un intervento definitivo, per cui ora abbiamo un’ipotesi di 3,2 milioni di euro – spiegano gli amministratori -. Qualunque sarà la scelta tecnica che emergerà da questa riflessione sarà necessario reperire queste risorse, rispetto alle quali ci rivolgeremo anche al Governo. Su questo tavolo dovremo inoltre mettere le valutazioni sull’ipotesi del terzo ponte, di cui abbiamo già parlato in Regione». 

La giunta comunale ha stanziato le risorse per provvedere ad eseguire l’intervento provvisionale di somma urgenza che consentirà di riportare in condizioni di sicurezza il Ponte Nuovo, chiuso venerdì scorso.

Sono stati destinati 320mila euro: somma che verrà perfezionata a consuntivo e che comprende sia la progettazione e l’esecuzione  delle lavorazioni di messa in sicurezza sia la realizzazione della rotatoria all’intersezione tra via XX Settembre, via I Maggio e Ponte Reno.

«Stiamo correndo per accelerare quanto più possibile la riapertura del Ponte Nuovo – spiega il sindaco Fabrizio Toselli -. Il primo passaggio era appunto quello di reperire i fondi: il Comune di Cento, vista la disponibilità di bilancio, ha deciso di mettere a disposizione l’intera cifra per procedere rapidamente, salvo richiedere il rimborso per la quota parte dell’intervento sul ponte a Città Metropolitana, in accordo con la quale la municipalità centese opererà come capofila nell’esecuzione dell’intervento».

I progettisti e l’impresa sono già stati contattati. «A brevissimo avremo un cronoprogramma e il dettaglio del progetto – riferisce il primo cittadino –. La prospettiva è quella di poter effettuare in quaranta giorni l’opera che prevede un intervento sulle tre campate con l’installazione di carpenterie metalliche e l’inserimento di tiranti, cui seguirà la sistemazione dei giunti. Ciò consentirà di riaprire la struttura ripristinando la regolare circolazione e facendo tornare a transitare i mezzi pesanti sino alle 33 tonnellate, stabilito dal Codice della Strada, dopo il limite fissato a dicembre delle 15 tonnellate. È nostra intenzione inoltre procedere anche ad attivare un sistema di monitoraggio del ponte, attraverso la strumentazione con celle di carico, che permetteranno di individuare eventuali anomalie».

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La prima giornata di chiusura del Ponte Nuovo, decisa d’intesa con Città Metropolitana e in accordo con il sindaco di Pieve di Cento, ci ha dato l’opportunità di cominciare a valutare il sistema di segnaletica e di riorganizzazione della viabilità attraverso vie alternative.

Per i veicoli con massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, provenienti da Ferrara  e diretti a Pieve di Cento o Bologna, che quindi non possono transitare sul Ponte Vecchio sulla base del suo ordinario limite di carico, si consiglia di utilizzare la SP66, proseguire sulla SP255 in direzione di San Giovanni in Persiceto, percorrere la provinciale fino all'intersezione con via G. Fanin e svoltare a sinistra su quest'ultima, quindi arrivare all'incrocio con la SP3 e svoltare a sinistra in direzione di Bologna, così da arrivare a Sala Bolognese e a Pieve di Cento passando per Castello d'Argile oppure da giungere a Bologna. In alternativa all'incrocio con la SP3 si può svoltare a destra percorrere il cavalcavia e arrivare alla rotatoria, dove a sinistra si può percorrere la SP568 verso Bologna oppure proseguire diritto verso Anzola Emilia sulla SP2.

Le auto potranno impiegare il Ponte Vecchio, ma è consigliato, per evitare il formarsi di lunghe code, utilizzare anche la strada di San Giovanni in Persiceto e, per le frazioni di Casumaro, Alberone e XII Morelli, il percorso attraverso Sant’Agostino e Galliera.

«Chiedo la collaborazione di tutti nell’individuare l’itinerario alternativo più confacente alle proprie esigenze e meno impattante per il traffico cittadino – esorta il sindaco Fabrizio Toselli -. Metteremo in campo presidi di Polizia Municipale e studieremo come ricalibrare la temporizzazione dei semafori, oltre a eventuali soluzioni sperimentali. Oltre alla raccomandazione di considerare i possibili rallentamenti nella circolazione nell’affrontare gli spostamenti».

Pur scusandosi per i disagio, il primo cittadino conferma la necessità di giungere alla decisione della chiusura del Ponte Nuovo, supportata da tre criteri. Prevenzione. «Il provvedimento non è stato dettato da sollecitazioni politiche, peraltro successive all’inizio delle verifiche, o da un ‘effetto Genova’. Direi piuttosto da un ‘effetto terremoto’: il sisma ci ha infatti insegnato il valore della prevenzione e di non attendere che accada il peggio. Di qui l’inizio delle indagini su tutti i ponti del territorio lo scorso anno, nell’ottobre 2017». Sicurezza. «La sicurezza prima di tutto. È però dovere di un amministratore prendere decisioni, soprattutto se tanto impattanti, non solo in piena coscienza, ma anche basandosi non su informazioni vaghe, bensì su una documentazione attendibile. Occorre serietà: a garanzia di tutti». Efficienza. «Gli esiti delle verifiche approfondite ci hanno consegnato le condizioni del ponte dettandoci le linee dell’intervento provvisionale, che ci consentirà in quaranta giorni di riaprire il ponte, anche al traffico pesante fino alle 33 tonnellate. Di più, ci hanno indicato cosa fare dopo: l’intervento definitivo da 3,2 milioni di euro. Li chiederemo al Governo che potrebbe così avere la possibilità di passare dalle parole ai fatti: abbiamo già il progetto di fattibilità che in tempi brevi ci permetterebbe di partire».
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Il sindaco Fabrizio Tosell , d’intesa con Città Metropolitana e in accordo con il sindaco di Pieve di Cento Sergio Maccagnani, ha disposto con un’ordinanza contingibile e urgente la chiusura alla circolazione del ponte in via Bologna di collegamento fra Cento e Pieve di Cento.

«Si tratta di un provvedimento che ho assunto in via precauzionale nel momento in cui abbiamo ricevuto l’esito degli approfondimenti, che hanno documentato come la struttura non versi in un buono stato di conservazione. Pur consapevole dei disagi che inevitabilmente ci troveremo ad affrontare, in tutta coscienza ho assunto questa decisione dettata dalla necessità di salvaguardare la sicurezza dei fruitori del ponte».

La chiusura non sarà fine a se stessa. «Abbiamo già iniziato le procedure d’urgenza per l’immediato reperimento delle risorse e la tempestiva esecuzione delle opere provvisionali, per cui è stata prevista una durata di una quarantina di giorni. Questi lavori consentiranno di mettere in sicurezza il ponte e di allungarne la ‘vita’ utile residua: quando saranno completati non solo sarà ripristinata la regolare circolazione, ma potranno anche tornare a transitare i mezzi pesanti, sino alle 33 tonnellate, riportando il limite a quello previsto dal Codice della Strada».

Il percorso che ha condotto a questa disposizione è cominciato nell’ottobre scorso e, come rimarcato dal primo cittadino, è stato iniziato e condotto nell’ottica della doverosa prevenzione. Dieci mesi or sono infatti l’Amministrazione ha dato il via a un’attività complessiva, mai svolta in precedenza, volta a valutare le condizioni statiche e di buona conservazione di tutti i ponti del territorio e a individuare gli idonei provvedimenti di manutenzione straordinaria e di mantenimento.

Ne è derivato un primo intervento sul Ponte Vecchio nel dicembre scorso: le prime opere per migliorare la sicurezza della passerella ciclopedonale. Circa il Ponte Nuovo sono stati disposti il limite massimo di 50 chilometri orari e il divieto di transito ai mezzi aventi massa a pieno carico superiore a 15 tonnellate (ad eccezione dei mezzi adibiti a trasporto pubblico, dei residenti e afferenti alle proprietà private). Infatti a dicembre è stata prodotta una relazione di ispezione: la situazione di degrado, già evidenti nelle ispezioni del 1994 e dell’immediato post sisma, che però non hanno avuto alcun seguito, ha consigliato un’adeguata campagna di indagini, il cui incarico è stato affidato a giugno dalla Città Metropolitana. A luglio sono stati eseguite le verifiche di capacità portanti: le indagini di rilievo strutturale e le indagini materiche, con carotaggi, rilievi e prove di laboratorio.

«Ne è emerso appunto che la struttura, risalente al 1967 e progettata dal Genio Civile di Ferrara, non versa in buono stato di conservazione e necessita di opere provvisionali. Si dovrà intervenire sulle tre campate con l’installazione di carpenterie metalliche e l’inserimento di tiranti, cui seguirà la sistemazione dei giunti: una modalità di intervento che, fra l’altro, garantirà l’invarianza idraulica del fiume. È nostra intenzione procedere anche al monitoraggio e allo studio del ponte, attraverso la strumentazione con celle di carico, che permetteranno di individuare eventuali anomalie».

Come detto, Ponte Nuovo potrà poi essere riaperto in piena normalità e revocando il divieto ai mezzi aventi massa a pieno carico superiore a 15 tonnellate.

«Dal momento che si tratta di una condizione di urgenza siamo riusciti a individuare le risorse necessarie, di cui ci faremo carico interamente per circa 200mila euro, e a definire il percorso più rapido possibile, che inizierà già lunedì. Metteremo così in sicurezza l’infrastruttura, ma non ci fermeremo. Dovremo reperire i fondi per l’intervento definitivo, che prevede la realizzazione completa di un nuovo impalcato per oltre tre milioni di euro».

Infine un duplice invito. «Chiedo a tutti collaborazione e pazienza per convivere con questa situazione. Raccomando inoltre di considerare i possibili rallentamenti nella circolazione nell’affrontare gli spostamenti. Per parte nostra forniremo il massimo supporto nella mobilità, che sarà direzionata in via alternativa su Ponte Vecchio e sulla SP66/SP255, via Modena».

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