Data di ultima modifica: 
24 Aprile 2018

Note storiche Biblioteca Civica Patrimonio Studi

Il nucleo più antico dell’attuale Biblioteca Civica Patrimonio Studi trae le sue origini dalla Libreria dei Padri Cappuccini, la cui presenza a Cento è testimoniata dal 1582. Nel XVIII secolo si assistette con regolarità a cospicui lasciti librari da parte di privati a favore della Biblioteca; tendenzialmente fondi di carattere giuridico o scientifico.

Nel 1772 venne eretto il Seminario Clementino che, nel 1774, incamerandone i beni fra i quali anche la Biblioteca, della soppressa Compagnia del Gesù; sempre nella stessa sede venne trasferita anche la Biblioteca comunale ed ivi vi rimase sino al 1870, anno in cui la Biblioteca diviene proprietà del Patrimonio degli Studi.

Nel 1981 questo Ente decise di rinunciare alla titolarità dei fondi librari e passarli al Comune di Cento; solamente nel 1985 però avvenne il passaggio definitivo.

 

La Biblioteca dopo il sisma del 2012

Gli eventi sismici del 29 maggio 2012 hanno sconvolto il nostro territorio danneggiando in maniera significativa diversi edifici e reso inagibile anche la Biblioteca Civica Patrimonio Studi che aveva sede, dal 1998, presso il settecentesco Palazzo Scarselli in via Ugo Bassi.

In questi anni il servizio bibliotecario è proseguito con continuità anche grazie a ‘mezzi di fortuna’ generosamente donati da privati o concessi in prestito da altri enti, credendo nella necessità di dover fornire alla cittadinanza ‘cultura’ a tutti i livelli e per tutte le fasce d’età. Erano presenti due servizi di Biblioteca su autobus: uno mobile e capillare verso il cittadino facendo sosta in tutte le frazioni e i borghi del territorio, una sorta di ‘biblioteca viaggiante’ e l’altro con postazione fissa situato nel capoluogo.

Il patrimonio librario dal 2012 è stato arricchito da oltre 6.000 volumi ricevuti grazie al generoso contributo di privati, case editrici e associazioni culturali.

Tornano alla mente le parole di Marguerite Yourcenar nel famoso romanzo Memorie di Adriano: Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l'inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.

 

 

 

Dove rivolgersi: 
Cento - Venticinque Aprile 11
051 6843141-145
051 643120

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Area tematica: 
Biblioteche